Barbara Colombotto Rosso

Ne rien savoir, si non la fascination.

G.Bataille

E’ uno strano fluire nella mia vita, presente, passata, in quelle di altri che ho attraversato ed in parte mi sono appartenute, anche solo per pochi istanti, ed in quelle che non mi apparterranno mai, ma il tempo è così, si prende tutto.

Scrivere… con la penna o con la luce per dirla come il maestro Henri Cartier-Bresson, queste sono le mie passioni, dopo i miei figli ed ognuna di esse è una necessità. Ciò che ne deriva non è null’altro che un risultato necessario, inevitabile. Scrivo e fotografo da prospettive insolite, per cercare, scoprire,  scandagliare l’animo umano. Scrisse Nadar che “non esiste la fotografia artistica. Nella fotografia esistono, come in tutte le cose, delle persone che sanno vedere e altre che non sanno nemmeno guardare.” Così non mi interessano più di tanto lo scatto perfetto, la tecnica applicata in modo puntiglioso ed assillante, fotografo con gli occhi di chi vede una determinata cosa come se fosse la prima volta, come se avesse acquistato la vista in quel preciso istante, con uno stupore spudorato, senza censure, senza vergogna di dire che così, non l’ avevo mai vista prima. “Da una fotografia in cui ritrae la figlia Chiara come il soggetto di un quadro di Arcimboldo, alla composizione di Frammenti di un amore (raccolta di poesie), dalla scrittura di romanzi “fatalmente” tragici a filastrocche in rima per libri illustrati, sino all’ideazione e cura di mostre d’arte in suggestive sedi istituzionali del territorio nazionale. 

Barbara Colombotto Rosso, scrittrice torinese, blogger (https://illentodardodellabellezza.wordpress.com/): potreste dire di conoscerla da sempre ed al tempo stesso di non riuscire a conoscerla affatto, potrebbe essere la vostra vicina di casa o scoprirla come proiezione bislacca della vostra mente. Nipote d’arte, ha raccolto il testimone ed ereditato dallo zio, il pittore Enrico Colombotto Rosso, quella particolare sensibilità creativa che le fa dare vita a pagine dallo stile crudo, a volte spietato, tanto che la critica ha detto di lei che “scrive come il Maestro dipinge, mostrando quella realtà di fronte alla quale spesso si preferisce chiudere gli occhi”. Presidente dell’Associazione Culturale Magica Torino (www.magicatorino.it) dal 2015. I suoi progetti per il futuro? Stupire… ma non chiediamole come!” (da ROSSO di sera: conversazione notturna con Barbara Colombotto Rosso a cura di Maria Rita Montagnani).

ROSSO di sera: conversazione notturna con Barbara Colombotto Rosso

 

Hanno detto di me…

Enrico e Barbara Colombotto Rosso

 “La prima volta che vidi un suo dipinto fu a Siena, alla mostra Arte, Genio, Follia. Il giorno e la notte dell’Artista, voluta da Vittorio Sgarbi. Una mostra stupefacente che solo Vittorio poteva creare, riuniva infatti Van Gogh, Kirchner, Munch, ma anche Ernst, Dix, Grosz, Guttuso, Mafai, Ligabue. E poi c’era lui, Enrico Colombotto Rosso, troneggiava sulla parete, immenso, intarsiato nell’oro. Non so quanto tempo rimasi a guardarlo, ma da allora ho rincorso le opere di Colombotto Rosso e quando ho potuto le ho acquistate. Poi, la vita ci ha messe di fronte. Io e Barbara Colombotto Rosso, una penna sopraffina la sua, capace di percepire le sfumature dell’animo umano. Lei era già dall’altra parte dello specchio, per quello che suo zio, nella continuità del sangue generazionale, le ha trasmesso. Voglio credere che sia stato proprio Enrico a volere che scrivessimo insieme. INSIEME, un termine a me caro. Diversissime, eppure simili nella scarnificazione fino giù nell’abisso, per tornare a rivedere quelle stelle che guidano il carro dei morti. Abbiamo dato vita a un libro misterioso che è cambiato più volte, perché la storia da cui tutto ha avuto origine è una storia vera. Tutti i miei romanzi, le mie novelle, i miei racconti, perfino i soggetti cinematografici hanno sempre un fondo di verità. La storia aveva una direzione ben precisa, ma ne ha presa un’altra. I personaggi hanno preteso di raccontare la loro storia, aspettavano solo che qualcuno desse loro una forma, una cornice, un luogo dove potessero parlare. Prestissimo vi daremo notizie su questo libro che rappresenta per me un punto di arrivo.”

10 agosto 2022 – Sabina Guidotti

“Un romanzo può nascere in molti modi. L’incontro con Barbara Colombotto Rosso fa parte di quegli incontri magici che la vita mi ha regalato. E’ stato così per Vincenzo Cerami, per Alda Merini, per Sergio Altieri, per Francesco Scardamaglia, per Tonino Guerra e per Danilo Arona. Nipote del maestro Colombotto Rosso, definito da Sgarbi il più turbinoso, il più visionario, Barbara è nella scrittura quello che suo zio è nella pittura. Non siamo state noi a voler scrivere questa storia, ma è la storia che è venuta a cercarci. A breve saremo felici di annunciare l’uscita del nostro romanzo.”

10 giugno 2022 – Sabina Guidotti

“Le confido che oggi ho trascorso il pomeriggio a leggere il suo blog mentre scendeva la sera fuori senza che me ne accorgessi tanto ero concentrata. Sono rimasta affascinata dalla sua scrittura, rapita dalle immagini, dalle sensazioni, dalle sue continue intuizioni, dalla ricerca sottile e profonda, dalle parole scelte con cura e maneggiate con delicatezza e da quelle volutamente lasciate all’intuito della scena. Trovo il suo scrivere molto immaginifico ed estremamente trascinante perciò, cara Barbara, per me è semplicemente un onore poter ‘entrare’ in questo suo mondo! Ne sono lusingata, anzi sono molto curiosa di leggere questa sua raccolta di racconti e le immagini associate. La trovo, in questo tempo, tra l’altro una idea semplicemente meravigliosa! Grazie! Sa che cosa mi spiazza di lei? L’umiltà e la delicatezza che la pervadono e che mi arrivano potenti! Trovo questo di una bellezza rara, un’eleganza di altri tempi, di cui si ha un po’ nostalgia. Sono lusingata di questo coinvolgimento!”

15 novembre 2020 – Ilaria Francesca Martino

“Il tuo intelletto è tra i più elevati in questo caos elettronico. Tutto ciò che sfiori diventa poesia.”

4 febbraio 2016 – gialloesse.wordpress.com 

“Uno sguardo acuto ,ironico e partecipe , rende le tue brevi note un quadro compiuto in cui le prospettive si intrecciano costringendo il lettore ad un rapido godibile viaggio . Bella, ironica, intelligente ed appassionata, in poche righe il senso della vita. Ti ammiro e non posso nasconderlo. Grazie Barbara di regalarci queste emozioni !”

3 dicembre 2015 – Pietro Municchi

“Proprio bello leggerti… uno stile che riconosco anche senza leggere il nome del blog…”

9 settembre 2015 – Tramedipensieri.wordpress.com

“Carissima Barbara, ogni qualvolta, che esce una tua pubblicazione, non posso che compiacere la tua eleganza descrittiva, la tua straordinaria capacità che hai nel saper coglier nella vita di tutti i giorni, il lato poetico delle cose. Nella tua abilità descrittiva, minuziosa e raffinata, riesci a comporre un “frame” di storia vissuta, attraverso una variopinta raffigurazione letteraria, al pari di un pittore fiammingo.
Nelle loro opere infatti, la visione percettiva è immediata, diretta, sempre in bilico tra la visione e l’osservazione. “Ut Pictura ita Visio”, con questo motto i pittori fiamminghi – da Van Eyck a Rogier van der Weyden da Hans Memling a Hugo van der Goes –caratterizzavano con intenso realismo la loro visione della vita, sempre portatrice di valori simbolici. Esattamente come fai tu, perchè “dipingi” attraverso le tue parole, una realtà viva, palpitante, coinvolgente.”

1 gennaio 2015 – Massimo Brighenti

“Abbiamo trovato questo blog per caso cercando su Google “zone errogene”. Ma ci piace molto 🙂 Sarà che abbiamo un debole per le zone errogene. Al punto di usarle per creare il nostro blog. Complimenti. Lo leggeremo con piacere.”

28 maggio 2014 – zonerrogene.wordpress.com